FIRENZE – Ripristinare la dicitura ‘vita indipendente’ nella delibera regionale 1577/2023 e aumentare gli stanziamenti regionali per l’assistenza delle persone con disabilità. È quanto chiede l’Associazione Vita Indipendente Onlus che ha promosso una protesta oggi a Firenze, a cui, è intervenuto anche il presidente della Toscana, Eugenio Giani, invitando i manifestanti a un incontro nei prossimi giorni.
Stamattina alcune decine di persone disabili, con familiari e caregiver (le persone che si prendono direttamente cura di loro), si sono riunite in piazza Duomo, davanti la sede della Regione Toscana portando uno striscione con scritto: ‘No all’apartheid dei disabili’. I manifestanti spiegano che la Regione Toscana, con la delibera 1577/2023, “ha cancellato la vita indipendente, sostituendola col ‘sostegno alla domiciliarità e all’autonomia’. Ciò significa negare alle persone con gravi disabilità che necessitano di assistenza personale la possibilità di vivere con un grado di libertà comparabile con quello degli altri”. L’Associazione Vita Indipendente lamenta anche “l’ampia insufficienza dei soldi erogati dalla Regione” e “per le lunghe liste d’attesa”. Ad appoggiare la protesta anche Adriano Turi del coordinamento disabilità Cgil Toscana, per il quale “occorre l’approvazione di una legge regionale che garantisca il diritto alla vita indipendente e i relativi stanziamenti”.
Durante il presidio è poi intervenuto anche Giani. “Noi dobbiamo vederci per fare un ragionamento più tecnico – ha detto – vi aspetto giovedì 28 qui nella sede per affrontare nel merito i punti che avete sottolineato. Cambieremo la delibera affermando il concetto di vita indipendente nella sua chiarezza”.