FIRENZE – Dieci concerti con artisti e musicisti dal Sudafrica al Venezuela, dalla Francia all’Inghilterra, dall’Italia alla Siria fino all’Iran, al Mali, al Niger, agli Stati Uniti. È la 3/a edizione di Mixité – Suoni e voci di culture antiche e attuali, la rassegna live firmata Toscana Produzione Musica (TPM), centro di produzione musicale con lo sguardo rivolto alle sonorità del mondo presieduto da Paolo Zampini con la direzione artistica di Francesco Mariotti e Maurizio Busìa e il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Toscana e Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.
Fino a giugno al PARC Performing Arts Research Centre di Firenze (piazzale delle Cascine 4/5/7) un cartellone di appuntamenti tra nomi internazionali e progetti in prima assoluta per esplorare le trame sonore più interessanti da ogni angolo del mondo. Partenza venerdì 1 marzo alle 21.00 con i BCUC – Bantu Continua Uhuru Consciousness: dalla township nera di Soweto, a Johannesburg, sette artisti sul palco per trascinare il pubblico in un’esperienza ancestrale e potentissima, tra ritmi rituali innestati di rap, attitudine rock e jazz militante.
In programma poi in prima assoluta due progetti: Eric Mingus, figlio del leggendario Charles, insieme a Silvia Bolognesi in un tributo a un altro mito della musica, Gil Scott-Heron (28/4), e il contrabbassista Michelangelo Scandroglio con “The iron way”, quattro artisti sul palco per tracciare una connessione musicale tra la Maremma Toscana e Londra (31/5). Tra i nomi di punta poi La Chica, clash sonoro tra l’America Latina e il quartiere multiculturale francese di Belleville (17/3); Naïssam Jalal, flautista franco-siriana tra ritmi ipnotici e rituali (24/3); Tartit, formazione nata in un campo profughi del Burkina Faso capitanata dall’attivista maliana Fadimata Wallet Oumar (23/5); Etran de l’Aïr, band desert blues che dalle strade di Agadez porta in Europa il suo sound raffinato e potente (2/6). E poi la flautista Top Jazz Mariasole De Pascali (26/5); “Soma”, progetto ispirato ai linguaggi musicali di Kurdistan e Persia (7/4); Nadir Trio, con Ares Tavolazzi un viaggio tra le melodie del repertorio arabo-ottomano (14/4)