FIRENZE – “A Pisa venerdì è avvenuta una mattanza con delle cariche ingiustificate e ingiustificabili violentissime e quanto avvenuto ieri in consiglio comunale si collega con le gravissime dichiarazioni del ministro Piantedosi per cui sarebbero stati gli studenti ad attaccare gli agenti in assetto antisommossa. Se è vero che il sindaco Conti ha parlato di pagina buia per la città è vero anche che ha aderito a tutti i dictat e alle menzogne della Lega e di FdI: nel documento approvato dalla destra in consiglio comunale non c’è alcuna condanna delle violenze subite dagli studenti, ma si esprime vicinanza alle forze dell’ordine, noi riteniamo che questo sia gravissimo, c’è una frattura tra quanto successo in consiglio comunale e la cittadinanza”. Sono le parole di Ciccio Auletta, portavoce della coalizione Diritti In Comune (Unione Popolare + Una città in comune), che rappresenta la sinistra in consiglio comunale a Pisa, oggi a Novaradio.
“Le dichiarazioni di Conti sono state di fatto il prologo di quelle di Piantedosi nella sera”, continua Auletta che con la coalizione aveva presentato ieri un odg che per opporsi alla “linea del Governo che reprime e censura chi manifesta per la Palestina” chiedeva l’immediata rimozione del questore di Pisa e l’introduzione dei codici identificativi delle forze dell’ordine. La mobilitazione di studenti, cittadini e forze politiche per mantenere alta l’attenzione sul tema continua con due appuntamenti: giovedì 29 febbraio dalle 15.00 alle 18.00 il coordinamento degli studenti medi ha indetto un assemblea cittadina al Teatro Nuovo per mettere in campo “una riflessione con la nostra comunità, per comprendere le ragioni di ciò che è avvenuto, perché non venga dimenticato, perché non succeda nuovamente”; oggi pomeriggio sono gli studenti universitari ad aver convocato un’altra assemblea aperta a tutti in programma alle 18 al Polo Carmignani.
Nel frattempo proseguono le indagini sugli scontri, all’attenzione degli inquirenti i video circolati sui social e quelli girati dai docenti del liceo Russoli, di fronte al quale si sono verificati gli scontri, ma la catena di comando delle forze dell’ordine per chiarire chi ha dato l’ordine di caricare e perché.