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FIESOLE – Il centrosinistra a guida Pd ha scelto il candidato per provare a riconquistare Fiesole: è Cristina Scaletti, medico infettivologo e responsabile della rete regionale malattie rare, attualmente presidente della Fondazione Toscana Spettacolo, e con un passato da consigliere e assessore regionale al turismo e alla cultura (giunta Enrico Rossi) e ancor prima da assessore Palazzo Vecchio nella primissima era Renzi. E proprio sulla cultura e la “vocazione europea” Scaletti sembra voler fondare il suo intero impianto programmatico, in realtà ancora un work in progress fatto di ascolto del territorio e confronto con le liste che appoggiano la sua candidatura “civica”: una arco ampio di centro sinistra che riesce nell’impresa – finora impossibile a Firenze – di tenere assieme Pd, Italia Viva e Sinistra Italia, oltre che Azione, +Europa e Movimento Verde.
“La mia candidatura è nata dalla richiesta di un gruppo di amici, ma ho deciso dopo aver verificato che c’era anche una ampia disponibilità a sostenermi da parte delle forze del centrosinistra” racconta Scaletti a Novaradio, che aggiunge: “Fiesole è una sintesi perfetta di opportunità culturali, paesaggistiche, ambientali di diversi tipi: il Teatro, Scuola di Musica, l’Università Europea, assieme alla fondazioni culturali possono consentire di ambire a diventare Capitale della Cultura e anche patrimonio mondiale Unesco. Con l’opportunità dei fondi Ue potremmo davvero dare attenzione diffusa a quello che la città chiede: scuole, collegamenti, servizi, sostenibilità”.
A Scaletti spetterà così il non semplice compito di interrompere l’era targata Anna Ravoni: la sindaca uscente, che con la sua lista civica “Cittadini per Fiesole” dieci anni fa ha defenestrato il Pd dalla guida del Comune, ha annunciato di non voler correre per un terzo mandato ma ha lanciato come primo cittadino il suo compagno di una vita, Renzo Luchi.