*
FIRENZE – “Da anni sosteniamo che ci sia un’emergenza sugli infortuni sul lavoro. Quella di venerdì a è solo l’ultimo episodio anche in Toscana. La politica quando vuole fare un qualcosa, lo fa. Lunedì i sindacati saranno convocati, tutti ci auguriamo che ci siano proposte concrete formalizzate in un testo scritto da poter confrontare con i tecnici. Deve esserci la volontà di dare risposte, fatti concreti”. Così il segretario della Feneal Toscana, la federazione degli edili della Uil, Daniele Battistini, stamani ai microfoni di Novaradfio.
I primi segnali però non sono incoraggianti: tra le misure cui si sta pensando c’è una stretta sulle misure che riguardano la sicurezza nei cantieri e i controlli, ed un inasprimento delle sanzioni come il fermo da 2 a 5 anni per le aziende in cui si riscontrano irregolarità, ma non l’introduzione del reato di “omicidio sul lavoro” su cui si insiste da giorni da parte dei sindacati. E che anche da parte della Feneal Uil è diventato un tema ineludibile: quelle avvenute a Firenze venerdì scorso in via Mariti, spiega Battistini, non sono “infortuni” ma “omicidi” sul lavoro. “Negli anni scorsi – ricorda Battistini – la sensibilità su certi temi ha portato all’introduzione dell’omicidio stradale noi oggi crediamo che oggi ci sia una emergenza nazionale” sui temi della sicurezza del lavoro e che quindi “è opportuno introdurre un reato di questo tipo”.
“Aspettiamo risposte su questi temi” aggiunge ricordando i punti delle piattaforme da tempo predisposte da Uil e Cgil: “La logica dei subappalti a cascata va a penalizzare il benessere dei lavoratori, non possiamo più accettare gare al massimo ribasso, pretendiamo aziende serie che applichino i contratti e rispettino le norme sulla sicurezza. L’incontro di lunedì sarà un bivio: al di là degli slogan, aspettiamo fatti concreti”.