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FIRENZE – Riapre, dopo un intervento di riqualificazione che ha portato anche a 13 nuove sale, il Museo della Specola di Firenze, il primo esempio in Europa di istituzione scientifica aperta a tutti. Inaugurato il 21 febbraio 1775 come ‘Imperiale e reale museo di fisica e storia naturale’ dal Granduca Pietro Leopoldo, il museo torna accessibile proprio nel giorno del suo compleanno, dopo la chiusura per lavori nel 2019. L’intervento ha interessato 2.280 metri quadri ed è stato finanziato dalla Regione Toscana (per 3,5 milioni di euro) e dall’università di Firenze (per 2,5 milioni).
Ora La Specola, che fa parte del Sistema museale dell’ateneo fiorentino, propone nuove sale dedicate agli inizi della ceroplastica, alle cere botaniche – che tornano visibili dopo un secolo – e alla mineralogia. Di rilievo è la collezione medicea di pietre lavorate: ne fanno parte anche due coppe in diaspro e una in giada nefrite di Lorenzo il Magnifico, e la tazza in lapislazzuli a forma di conchiglia di Cosimo I. L’esposizione illustra anche l’evoluzione dei minerali con campioni unici al mondo, dalle tormaline ed ematiti dell’Elba allo zolfo della Sicilia, fino ai cristalli di topazio e acquamarina del Brasile. Al secondo piano si snoda il percorso ‘Arte e Scienza’ dedicato alla genesi e all’evoluzione della ceroplastica fiorentina. Si potrà poi di nuovo ammirare la storica collezione zoologica con animali di tutto il mondo: 4.600 gli esemplari, le cere anatomiche settecentesche, il Salone degli scheletri, la Tribuna dedicata a Galileo Galilei e il Torrino.