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FIRENZE – Una rete di sensori sarà installato lungo il percorso della tramvia per monitorare costantemente gli effetti dello scavo del tunnel sotterraneo dell’Alta Velocità: lo annuncia RFI dopo l’allarme lanciato dal consorzio Tram Firenze sulle ripercussioni negative dello scavo della mega talpa Iris sulla linea VACS in costruzione e sulle linee esistenti. I tunnel della TAV infatti incrocia le tramvie in viale Don Minzoni, piazza della Libertà e corre sotto viale Lavagnini fino alla Fortezza da Basso esattamente come la tramvia.
A rassicurare anche il Comune: “Ad oggi non risultano superamenti delle soglie né di attenzione né di allarme nei monitoraggi in corso relativamente a infrastrutture o all’edificato esistente”. “C’è da considerare inoltre che la fresa ha già operato sotto i binari ferroviari di Campo di Marte e non risulta da informazioni assunte vi siano state particolari problematiche – si spiega ancora da Palazzo Vecchio -. Gli scavi sono stati eseguiti una profondità inferiore a quella che ci sarà sotto i binari tramviari, è comunque necessario che sia garantito da parte di Rfi una particolare attenzione e un costante monitoraggio”.
Rassicurazioni che non convincono affatto i comitati No Tav che da anni denunciano i rischi dell’opera: “L’ennesima presa di giro da parte di RFI. Avevano promesso di fare lavori con l’intelligenza artificiale e non si son accorti che a passare sotto la tramvia avrebbero reso inutilizzabile il tram” sbotta Tiziano Cardosi stamani ai microfoni di Novaradio. “La fresa continua a scavare? Falso, è ferma e non sanno come andare avanti. Parlavano di 18 millimetri di cedimento, ma il progetto fatto da loro parla di cedimenti di 5/6 centimetri. Per il trasporto su gomma non sarebe nulla di grave,per una tramvia anche pochi millimitre provocano il disallineamento e la sicurezza che deraglia”.
Il Coordinamento, che da giorni segnala i danni alle abitazioni di via Botticelli, ricorda l’assemblea convocata per il 21 febbraio prossimo preso la Chiesta dell’Ascensione di via Giovanni da Empoli: “Loro dicono di rivolgersi all’Infopoint ma non serve. Bisogna rivolgersi ad un legale, e scrivere una pec a RFI e al consorzio Tram Florentia, sono loro i responsabili dei danni”.