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FIRENZE – Procede nell’opacità totale il progetto di installazione del Comando Nato a Rovezzano, nonostante da più parti si chieda trasparenza e un confronto aperto con la cittadinanza. E’ quanto denunciano i rappresentanti del Comitato “No comando Nato né a Firenze né altrove” che da mesi si è mobilitato contro la previsione, confermata da Comune, della collocazione nella Caserma Predieri di Rovezzano dell’ International Division South, destinato a coordinare le operazioni nell’intero scacchiere del Sud Europa e Mediterraneo, e che per sabato convocato una manifestazione-presidio di protesta.
A 4 mesi dalla data di presentazione della prima interrogazione a firma consiglieri Bundu e Palagi di Sinistra Progetto Comune, son arrivate delle prime precisazioni dal Comune: il futuro comando sarà solo un “ente di pianificazione” e non sarà interessato a movimentazione di materiale bellico”, non vi “non sarà installato alcun sistema missilistico o sistemi d’arma”, non comporterà “alcuna variazione rispetto quando già accade in termini di voli militari” e non ci sarà incremento di “apparati di trasmissione” come nuove parabole o antenne.
Risposte giudicate insufficienti: “C’è un evidente rischio di militarizzazione della zona, con potenziale impatto sulla fruibilità e la viabilità della zona e del quartiere per effetto delle “zone di sicurezza” come nel caso del consolato Usa, e potenziali rischi per la sicurezza perché il Comando diventa un obiettivo sensibile” sottolinea una delle componenti del comitato Gaia Dondoli. Il comitato evidenziano anche che il comando Nato ricadrebbe entro la fascia di 4 chilometri entro cui il regolamento UNESCO vieta la “aggiunta” di ulteriori rischi per la conservazione dei siti tutelati.
Di qui la decisione del Comitato di convocare una manifestazione presidio, in programma sabato 17 febbraio alle 17 davanti alla Caserma Predieri. Presidio cui i promotori invitato anche i candidati sindaco alle prossime elezioni: “Tutti si sono espressi per la pace, dato che ormai la guerra si fa anche a distanza, cosa ne pensano del Comando Nato?” chiede Alessandro Orsetti del comitato.
Il primo tra i candidati ad esprimere una posizione in realtà c’è già, ed è Dmitrij Palagi, consigliere SPC, candidato sindaco per Prc, Pap e Possibile e autore dell’interrogazione nei mesi scorsi: “Il Comune risponde per questioni che in parte non lo riguardano ed elude invece quelle di sua competenza. Rimane il fatto che, a dispetto di quanto dichiarato inizialmente, il Comune delle informazioni le ha e che la risposta sembra solo tendere a rassicurare”.