-
play_arrow
Giani su Tav
-
play_arrow
Nardella su Tav
FIRENZE – Alta Velocità, c’è preoccupazione tra i residenti della zona di via Botticelli: diversi di loro da alcuni giorni segnalano la comparsa nelle loro abitazioni di crepe nei muri e nelle volte, porte e finestre deformate che non si aprono più, perfino rigonfiamenti nei pavimenti. Il pensiero va alla talpa Iris, la mega-fresa sotterranea che da alcune settimane proprio in zona ha iniziato a scavare il tunnel per il passaggio dei treni dell’Alta Velocità. E preoccupa anche i proprietari degli oltre 300 edifici classificati già negli anni scorsi come potenzialmente interessati dagli effetti negativi dei lavori e di cui erano stati redatti dei “testimoniali di stato”. Da FS e Rfi ancora nessuna informazione ufficiale, neppure dove in questo momento la talpa effettivamente di trovi. All’attacco le opposizioni, con Forza Italia che punta il dito contro il e Sinistra Progetto Comune che puntano il dito su scarsa trasparenza nella comunicazione e sul monitoraggio. L’Osservatorio Ambientale TAV con il responsabile Giacomo Parenti rassicura: “Stiamo monitorando, per ora dai sensori piazzati sugli edifici non emergono superamento delle soglie di allarme e neppure di attenzione”.
Anche il presidente regionale Eugenio Giani rassicura: “Ho parlato con RFI e mi hanno tranquillizzato: il luogo delle segnalazioni è molto lontano da dove sta scavando la talpa”. “La situazione è sotto controllo, per ora non c’è nulla che possa preoccupare seriamente cittadini e residenti, garantiamo massimo supporto e attenzione totale”, aggiunge il sindaco di Firenze Dario Nardella.
“Non ci stupiamo, sono rischi che denunciamo da anni ” la denuncia dei coordinamento comitati NO Tav: “Prima di dicono che non ci sono rischi e ora che i danni erano calcolati. Pensano di prenderci in giro?” tuona Tiziano Cardosi del coordinamento: “I risarcimenti ci saranno ma ci vorranno anni, nel frattempo le famiglie spendono per geometri, geologie e avvocati”. Il coordinamento rilancia la mobilitazione con un’assemblea pubblica per il 21 febbraio prossimo presso la sala della Chiesa Parrocchiale della Ascensione di via Giovanni da Empoli (zona Mariti): “Porteremo le testimonianze dalle altre città che hanno dovuto subire i danni del tunnel TAV e offriremo la nostra consulenza”