FIRENZE – Continua a soffrire l’economia Toscana. Produzione industriale in calo (-3,4%) ma segnali positivi da turismo (+5,3%), occupazione (+3,1%) ed esportazioni (+3,9%): è quanto rileva il rapporto Irpet sull’economia della Toscana, presentato oggi a Firenze.
Il Pil regionale, secondo l’Irpet, cresce dello 0,7% nel 2023 rispetto al 2022, sostanzialmente in linea col +0,6% nazionale: per il biennio 2024-25 la crescita dovrebbe essere del +0,8% per entrambi gli anni, in linea con l’andamento nazionale (+0,7% e +1%), ma caratterizzata comunque da incertezza. Nel 2023 i consumi (+1,4%) sono stati alimentati dal maggiore numero di occupati e dalle presenze turistiche. Gli investimenti (+1%), hanno risentito negativamente del depotenziamento degli incentivi fiscali e del più alto costo del credito per le imprese, ma hanno beneficiato della spinta delle attività collegate ai progetti del Pnrr.
A far da contraltare alla crescita occupazionale c’è una rilevante perdita del potere d’acquisto dei salari, che nel 2023 è stata del 2,1%. Sommata a quella dell’anno precedente (-5,6%), l’erosione provocata dall’inflazione supera il 7%. Le imprese invece hanno mantenuto inalterati i margini di guadagno, trasferendo sui prezzi di vendita i maggiori costi dei fattori produttivi. “Il lavoro ha perso molto in potere di acquisto, molto più del capitale che ha ammortizzato l’aumento dei costi delle materie prime sui prezzi di vendita”, precisa Nicola Sciclone, direttore Irpet.