FIRENZE – Negli ultimi otto anni, durante il mandato di Cecilie Hollberg come direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze, i visitatori del museo sono passati da 1,4 milioni del 2015 ai 2.01 milioni del 2023, anno record, registrando un incremento del 42%. Sono alcuni dei numeri del bilancio 2023 presentati oggi da Hollberg insieme ai progetti per il 2024. “Ho raggiunto il mio obiettivo – ha commentato la direttrice – cioè rendere la Galleria dell’Accademia di Firenze accessibile per tutti, migliorare la qualità del percorso espositivo. Il consuntivo del 2023 è molto positivo, sotto tanti aspetti.”
Tra i prossimi eventi in programma una giornata di studi il 4 marzo legata alla mostra su Pier Francesco Foschi (1502-1567) che ha permesso anche una serie di restauri come l’intervento sulla pala raffigurante la Trasfigurazione, custodita nella Basilica di Santo Spirito. In programma anche un progetto che consentirà la ricostruzione virtuale dell’armadio della sacrestia di Santa Croce, in origine composto da 28 dipinti su tavola di Taddeo Gaddi, che rappresentano le Storie di San Francesco, per le celebrazioni dell’ottavo centenario dalla morte di San Francesco. Al via anche un progetto di ricerca scientifica sui modelli in gesso di Lorenzo Bartolini con indagini approfondite, attraverso scansioni, metodi e tecnologie di ultima generazione, mai eseguiti prima.
Nel futuro dell’Accademia c’è anche la trasformazione in un museo di prima fascia insieme ai musei del Bargello. “È un’opportunità per continuare, magari, a fare il lavoro che si è svolto. Ovviamente mi interesserò per questo nuovo posto”, ha detto Cecilie Hollberg, attuale direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze, parlando del futuro del museo e della scadenza del suo mandato. Parlando a margine di un evento, Hollberg ha ricordato che il suo mandato alla Galleria dell’Accademia scade “a giugno e – ha precisato – non ho informazioni attuali sui tempi del bando” per il direttore del polo che nascerà dall’unione della Galleria dell’Accademia con i musei del Bargello “bisognerebbe chiederli al ministero”.