FIRENZE – Si è presentata venerdì scorso in regione l’associazione Udik (Unione donne italiane e kurde) che da anni lavora per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla battaglia del popolo curdo per il riconoscimento della propria identità, per far emergere le storie delle donne Kurde e far conoscere tra le donne italiane i loro processi di emancipazione e di lotta per l’acquisizione dei diritti civili fondamentali.
L’iniziativa, promossa dall’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli che ha spiegato: “La Toscana ha una tradizione di impegno per la pace e la solidarietà tra i popoli, oltre che a sostegno della loro autodeterminazione: questa iniziativa vuol rafforzare il legame con il popolo curdo, ed esprimere vicinanza alle donne che, con tanto coraggio e passione, si battono per l’affermazione di diritti irrinunciabili”.
Oltre all’assessora Spinelli, sono intervenute Gulala Salih, presidente di Udik e attivista per i diritti, Susanna Agostini già referente per la cooperazione sanitaria e culturale tra Firenze e Kurdistan ed Eleonora Mappa, vicepresidente Udik e responsabile di ‘Kurdistan save the children’ per la Toscana e l’Emilia-Romagna. Presenti anche le e i rappresentati di Anpi e Arci, sostenitori dell’associazione, e Alessandro Orsetti, padre del partigiano Orso.
Nel corso dell’incontro è stato presentato il libro “Identità sospese” di Gulala Salih, nel quale l’autrice dà voce alle tante donne che nel mondo sono vittime delle dittature e si battono per affermare il proprio ruolo nella società. Gulala ha parlato dell’ultima iniziativa di Udik che ha promosso l’invio di reggiseni post operatori nel kurdistan iracheno per sostenere le donne colpite da tumore al seno.