*
TOSCANA – “Se l’intento del Ministero della Salute non è punitivo come ci è stato detto, è quantomeno e senza dubbio persecutorio”. Natascia Maesi, presidente nazionale dell’Arcigay attacca l’ispezione ordinata dal Ministro delle Salute Orazio Schillaci al Centro per la disforia di genere a Careggi sull’utilizzo del “farmaco blocca-sviluppo” (triptorelina) e parla senza mezzi termini di un intento oppressivo nei confronti della comunità Lgbtqia+: “Prima la campagna sulle famiglie arcobaleno, ora questo” dice: “Questa iniziativa è solo l’ultimo capitolo di una violenza istituzionale che non esitiamo a definire transfobia di Stato; faremo tutto quello che è necessario per far sentire la voce delle persone trans, le principali vittime di questo vergognoso attacco”
“Noi rispondiamo con i fatti – aggiunge – registrando la soddisfazione delle famiglie prese in carico dal Careggi”. “Nel racconto delle persone direttamente coinvolte, la triptorelina è un farmaco salvavita che aiuta gli adolescenti con varianza di genere a ritrovare la loro serenità” ha spiegato Maesi: “Studi hanno dimostrato che le persone in trattamento hanno più tempo per consapevolizzare la loro condizione e sono meno esposte a depressione, disturbi alimentari, comportamenti autolesionisti e pensieri suicidari”. “ha concluso la presidente nazionale di Arcigay.