FIRENZE – Riparte stasera, 19 gennaio, la stagione del Teatro delle Arti di Lastra a Signa: in scena la compagnia I Geneticamente Mortificati con “Il giuoco delle parti” di Pirandello, una sfida per la compagnia che per la prima volta si confronta con uno spettacolo di drammaturgia non-contemporanea.
Prosegue così il cartellone curato dalla Compagnia Teatro popolare d’arte, diretta da Gianfranco Pedullà, che si pone come obiettivo la formazione di un nuovo pubblico che consideri il teatro una comunità di persone, “Uno Spazio civile”, come recita il titolo della stagione 2023/24. In scena il mondo classico con testi come “Ecuba La cagna nera di Euripide”, nella bella lettura della coppia Giovanna Daddi e Dario Marconcini (1/3) e “La commedia più antica del mondo” da Aristofane, ironica interpretazione di Massimo Grigò per la compagnia I sacchi di Sabbia (8/3).
La nuova drammaturgia è rappresentata da spettacoli come “Like”, scritto da Stefano Santomauro e Francesco Niccolini, dedicato alla logica dei social (2/2); “Le Formiche”, di Saverio Tavaro (16/2); “Le Volpi” della compagnia CapoTrave, dove la provincia italiana è protagonista quale microcosmo in cui osservare le dinamiche di potere (15/3). Spazio alla contaminazione con Ciro Masella che ne “Il funambolo della luce” ricorda Nikola Tesla, l’uomo che illuminò il mondo, in un viaggio poetico fra parola, danza, immagini e musica (23/2), e con Gaia Nanni che in “Grande Soirée”, con l’Orchestra Asse di Equilibrio, recita e canta in un turbinio di personaggi e racconti esilaranti (22/3).
Tra i progetti speciali: il 28 gennaio “Viaggio ad Auschwitz A/R”, il Festival di danza diffuso “Face Off” a cura della Compagnia degli Istanti (10-13/4) e la messa in scena di “Una Tempesta” dalla trilogia Il Teatro del mare con gli attori e musicisti della Casa di Reclusione di Gorgona (18-19/4).