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FIRENZE – La riforma del cosiddetto “premierato” le possibile conseguenze sull’equilibrio dei poteri e il suo rapporto con l’impianto generale della Carta costituzionale. Se ne parla domani nell’aula Magna del Polo di Scienze Sociali dell’Università di Firenze (ore 1.30 – 18,30) nell‘incontro “Premierato e Costituzione” promosso dalla Rete Democratica Fiorentina in collaborazione con Udu.
Tra gli ospiti, coordinati da Tommaso Viciani (Udu Firenze), i docenti Augusto Cacopardo (antropologia culturale, Edoardo Caterina (diritto costituzionale),Veronica Federico (diritto pubblico comparato) e il ricercatore Matteo Giannelli (diritto costituzionale), la presidente dell’Anpi Vania Bagni e Paolo Solimeno dei Giuristi Democratici.
“La riforma che – ricorda Solimeno – prevede l’elezione diretta del premier e i nuovi meccanismi in caso di sfiducia o dimissioni del premier, pur modificando soli pochi articoli della Costituzione ne stravolge l’equilibrio dei poteri, inserisce delle norme che contrastano con altri principi sanciti dalla Carta”. Senza peraltro incidere sui problemi di instabilità dei governi che vorrebbe risolvere: “Il governo ha già abbastanza poteri, questa riforma piuttosto crea una maggioranza parlamentare che per paura dello scioglimento anticipato sarà ostaggio del premier”.