PRATO – Torna al Cinema Terminale “Mondovisioni”, il festival dei documentari di Internazionale, organizzato dal Comitato 25 Aprile insieme alla Casa del cinema di Prato, per indagare questioni più critiche di cronaca con gli occhi del cinema indipendente.
La terza edizione della rassegna in anteprima regionale è iniziata giovedì 11 gennaio e si protrarrà per cinque settimane, con una proiezione a settimana: i documentari, in lingua originale con sottotitoli in italiano, sono un racconto della complessità del nostro tempo attraverso storie esemplari e senza filtri. Le proiezioni saranno introdotte da ospiti e interventi di associazioni, impegnate sul territorio nella promozione di temi e rivendicazioni analoghe.
Dopo l’apertura con “Seven Winters in Tehran” di Steffi Niederzoll, giovedì 18 gennaio in proiezione “Theatre of violence” di Emil Langballe e Lukasz Konopa, dedicato al processo a Dominique Ongwen, uno dei 20.000 bambini rapiti in Uganda dal Lord’s Resistance Army di Joseph Kony diventato poi comandante e processato per questo all’Aia. Giovedì 25 gennaio “The Lost Souls of Syria” di Garance Le Caisne e Stéphane Malterre parla della ricerca di verità e giustizia per i detenuti torturati a morte dal regime siriano. Dedicato al controllo sociale in Cina invece “Total Trust” il film di Jialing Zhang in proiezione l’8 febbraio, mentre “20 days in Mariupol” di Mstyslav Chernov racconta l’invasione russa dell’Ucraina. Chiude la rassegna “Praying for Armageddon”, di Tonje Hessen Schei è un thriller politico che indaga le pericolose conseguenze della fusione tra cristianesimo evangelico e politica statunitense.
