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FIRENZE – La sinistra a Firenze rompe gli indugi e al termine de percorso di partecipazione e confronto tra forze politiche e movimenti su temi e programma, oggi propone ufficialmente come proprio candidato sindaco Dmitrij Palagi, consigliere comunale uscente di Sinistra Progetto Comune, con il sostegno di Rifondazione, Potere al popolo, Possibile, e la componente di Sinistra Italiana vicina all’ex segretario Pietro Poggi. Il “lancio” della candidatura in un luogo “periferico” e dal forte significato simbolico come il giardino di San Jacopino – luogo pubblico difeso dalla speculazione grazie ad una mobilitazione dal basso, crocevia di culture e punto di incontro di iniziative di varie associazioni – alla presenza dei rappresentanti di tutte le forze politiche.
“C’è una grande confusione in città, la data del crediamo che sia possibile non consegnare di nuovo la città al Partito Democratico, che assieme a Matteo Renzi e Dario Nardella ha governato negli ultimi 15 anni”. Una candidatura sollecitata e condivisa dalle forze partitiche partecipanti al tavolo delle sinistre, sottolinea Palagi, e che risponde alla necessità di non prestare il fianco alle critiche di chi imputa alla sinistra di “dividersi sui nomi”, ma che rimane aperta al confronto e alla discussione con altri soggetti e forze politiche. A partire da Sinistra Italiana, che al momento è impegnata in un complicato processo di “coalition building” con il Pd e la sua candidata Sara Funaro su aeroporto, multiutility e tasse: “Siamo stupiti come possano rimanere a prende gli schiaffi dal Pd. Li aspettiamo a braccia aperte, questa è casa loro”. Ma anche verso Tomaso Montanari, il cui nome è circolato come possibile candidato: “E’ un punto di riferimento per noi, aspettiamo è che ci sia una proposta da parte sua, che però finora non c’è stata. Da parte nostra c’è interesse a confrontarci nel merito dei contenuti e di chi deve dargli volto con chiunque”. Più difficile invece il dialogo con Del Re: “In un quadro in cui il 50% delle persone non va a votare, difficile pensare di vincere mettendo insieme spezzoni di classe politica”. E sulla possibile candidatura di Schmidt aggiunge: “Non è un outsider, è il candidato di Fratelli d’Italia. La stessa persone che ha lanciato segnali di antirazzismo che si presta ad essere il candidato della destra più forte d’Europa: è un problema suo, ma perde di credibilità: non è un moderato”.
Sul programma, discontinuità innanzitutto rispetto alla gestione del PD degli ultimi anni. E quindi no all’ampliamento della pista dell’aeroporto e soluzione in primis dei disagi dei “sorvolati”; no al progetto di multiutility (per cui si propone un modello completamente pubblico e non quotato in borsa); misure concrete e “credibili” per ridurre il potere della rendita in città (partendo da un censimento su case sfitte e case in affitto turistico), incremento del patrimonio di alloggi ERP, potenziamento del trasporto pubblico, che deve essere reso gratuito per studenti e persone a basso reddito. Ma soprattutto c’è il tema della sicurezza, nelle convinzione che quella fisica dipenda anche da quella sociale: “Ci faremo inseguire da Pd e destra” su questo, promette Palagi: “La cittadinanza è abbandonata e si lascia spazio alla criminalità: se si criminalizzano i movimenti e le associazioni che costruiscono socialità e spazi pubblici, e non ci sono i servizi che devono essere garantiti dal Comune, si crea un vuoto in cui entra la criminalità organizzata”
Dmitrij Palagi sarà ospite domattina dalle 9.00 negli studi di Novaradio nel corso della trasmissione “News Box”.
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