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MUGELLO – “Non avevamo dubbi sul respingimento dei ricorsi, ma siamo contenti che il TAR non si sia fermato alle questioni procedurali ma sia entrato nel merito della bontà del progetto”. Così a Novaradio Marco Giusti, direttore ingegneria e ricerca della AGSM-Aim, azienda incaricata di realizzare il Parco Eolico sul Monte Giogo di Villore a Vicchio dopo la sentenza del TAR che ha respinto i ricorsi del Comune di San Godenzo e Italia Nostra.
E se i ricorrenti già pensano ad un possibile ricorso al Consiglio di Stato, la Agsm-Aim tira diritto: “I lavori non si sono mai fermati. Abbiamo acquisito i terreni interessati, comparto i trasformatori e i cavi elettrici da interrare per 20 chilometri, fatto la progettazione esecutiva della viabilità di accesso. A primavera cominceremo a realizzare la pista fino alla cima del monte, ed è il lavoro più impegnativo da fare con attenzione”. Proprio il taglio previsto di 9 ettari di bosco per realizzare la strada è stato oggetto di aspre polemiche: “E’ pari al 3% della superficie che ogni anno si taglia per legname nel Mugello – replica Giusti – e le emissioni evitate dall’impianto sono alcune centinaia di volte superiori a quelle dell’assorbimento fatto dalle piante tagliate”.
“Entro 5 anni l’opera sarà realizzata – aggiunge ancora – dando energia a 100.000 famiglie. L’impatto sul paesaggio? C’è, ma dobbiamo abituarci: per la transizione energetica in Italia dovremo realizzare ogni anno, per vent’anni, 100 impianti eolici e 2/300 impianti fotovoltaici della stessa entità. Purtroppo le fonti fossi ci hanno abituato a tanta energia senza vedere gli impatti, ma li abbiamo in casa d’altri dove estraiamo il petrolio e in atmosfera con il surriscaldamento globale. Con le rinnovabili gli impatti si vedoon, anche se non c’è consumo di aria, acqua e terra: bisogna imparare a distinguere”.