*
TOSCANA – La Regione conferma il piano di riduzione del personale del sistema sanitario tramite blocco del turn over – per il 2023 oltre 250 unità nella sola Asl Toscana Centro, circa 1.500 in tutta la Toscana – per far fronte al mancato aumento dei fondi del governo sulla sanità e il mancato riconoscimento del payback. “E’ una misura nota, siamo obbligati a rispettare il tetto fissato dalla legge del 2010 (riduzione dell’1,4% rispetto alla spesa del 2004) ha detto ieri l‘assessore alla sanità Simone Bezzini, chudendo la porta alle ipotesi di un aumento del ticket per i codici bianchi e azzurri del pronto soccorso: “Non è in discussione”.
Nonostante il ricorso all’aumento dell’addizionale Irpef per riequilibrare i conti della sanità toscana, gli operatori del settore puntano di dito sulle riduzioni di personale: “Rischia di essere il colpo finale al sistema della sanità pubblica” lamenta il presidente dell’ordine dei medici d i Firenze, Pietro Dattolo.
Il sindacato dei medici Anaao-Assomed invita la Regione a non mettere la testa sotto la sabbia: “Non si può più continuare a pesare sul personale sanitario, è giunto il momento di dire che in mancanza di risorse adeguate l’unica strada è ridurre i servizi” dice Gerardo Anastasio, segretario regionale Anaao-Assomed, che precisa: “Il ticket per il Pronto Soccorso c’è già, la nostra proposta è sanzionare i pazienti vanno in ospedale per aggirare le liste d’attesa delle prestazioni diagnostiche”. E aggiunge: “Basta parlare di Ospedali e Case di comunità se non abbiamo il personale da impiegare, si abbia il coraggio di riorganizzare le strutture sanitarie: chiudere alcuni servizi per acuti negli in ospedali periferici, e destinarli alla cura dei pazienti cronici, che sono quelli che creano difficoltà al funzionamento dei Pronto Soccorso”. La Regione ci convochi e ci coinvolga entro fine mese, altrimenti torneremo a mobilitarci come fatto a dicembre”