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FIRENZE – Smaltita la pausa (anche politica) delle ferie natalizie, e con già tre candidati – tutte donne – già ufficialmente “in campo” per la poltrona più alta di Palazzo Vecchio, la campagna elettorale è probabilmente destinata a subire un’accelerazione nei prossimi giorni. Sara Funaro, candidata della coalizione che comprende Pd, Azione, +Europa e Sinistra Italiana, da un lato già prepara la sua serata di “presentazione alla città” (il 19 gennaio al Palacongressi) dall’altro mostra di non voler chiudere definitivamente la porta al dialogo con con Stefania Saccardi e i renziani di Italia Viva, che a loro volta intrattengono da settimane una interlocuzione sulla loro proposta di primarie con l’ex assessora fuoriuscita dal Pd Cecilia Del Re e i suoi sostenitori di “Firenze Democratica”. A destra Eike Schmidt – fresco di nomina alla direzione del Museo di Capodimonte non ha ancora sciolto la riserva sulla sua candidatura a sindaco per il centrodestra unito, ma le recenti riunioni FdI-Lega-Fi fanno pensare che quantomeno si stia studiando un “piano B” in caso di indisponibilità.
A sinistra, intanto, dove già da due mesi va avanti la discussione del “tavolo” cui siedono tra gli altri Sinistra Progetto Comune, Rifondazione Comunista, Potere al Popolo, Possibile e Firenze Città Aperta, l’intenzione è stringere sui tempi per la presentazione del programma e del candidato: “Avevamo preso un impegno per metà gennaio – dice Dmitrij Palagi, consigliere comunale SPC – stiamo mettendo a punto gli ultimi dettagli. La prossima settimana convocheremo un incontro per illustrare l’esito del lavoro sul programma, e avremo anche una proposta di candidatura da offrire a tutte le persone interessate” per poi “riaprire un percorso di partecipazione nella formazione delle liste”. Forse Tomaso Montanari, il cui nome era stato lanciato da leader pentastellato Giuseppe Conte come possibile candidato di “campo largo”, e che potrebbe unire gli spezzoni della sinistra e i Cinque Stelle? Palagi non risponde e dice solo: “Montanari è un punto di riferimento importante, in questi giorni di feste non c’è stato modo di confrontarsi con lui ma siamo fiduciosi che riusciremo a lavorare bene insieme”.
Il coinvolgimento dei Cinque Stelle fiorentini non è comunque un’operazione semplice, dato che anche a livello locale si confrontano all’interno un’ala aperta all’intesa con altre forze e una “autonomista”. Per ora si prende tempo: “Stiamo proseguendo con il confronto interno e con i portatori di interesse – dice Lorenzo Masi, M5s Firenze – poi decideremo cosa fare entro la fine del mese”.