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FIRENZE – “Un provvedimento ineccepibile dal punto di vista giuridico”. Così il garante regionale dei detenuti delle Toscana, Giuseppe Fanfani, commenta l’ordinanza del magistrato di sorveglianza che ha riconosciuto ad un detenuto uno sconto di pena di 312 giorni per i suoi 8 anni trascorsi in nel carcere di Sollicciano in nome dell’articolo 3 della Convenzione europea sui diritti dell’uomo, che ‘proibisce la tortura e il trattamento o pena disumano o degradante’ per le condizioni inumane di detenzione – tra spazi angusti, invivibilità delle celle per il caldo, le infiltrazioni e l’umidità, situazione igienico-sanitaria disastrosa.
“Questo provvedimento, ed altri minori già emessi in passato evidenziano come il carcere non possa svolgere la sua funzione costituzionale di rieducazione del detenuto e debba essere abbattuto” aggiunge Fanfani, denunciando il disinteresse delle istituzioni: “Servirebbero ingenti fondi e una reale attenzione alle condizioni di vita dei reclusi, cosa che da questo governo e i passati governi non abbiamo visto. Parlare di carcere non porta voti”.