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FIRENZE – In via di lenta normalizzazione la situazione al Pronto Soccorso dell’ospedale di Torregalli, che nei giorni intono a Capodanno – al pari di analoghe strutture dell’Asl Toscana Centro – ha visto un picco straordinario di accessi dovuti soprattutto a casi di influenza e covid, in particolare di persone anziane costrette al ricovero. “Adesso va meglio, stamani ad esempio abbiamo 35 persone – spiega il primario Gianfranco Giannasi – ma nei giorni scorsi ci siamo trovati in difficoltà a causa dell’interruzione durante le feste del servizio dei geriatri del Girot, che permette una migliore gestione dei pazienti”, oltre che del diradamento del servizio di copertura dei medici di famiglia. Rimane il problema dei cosiddetti “accessi impropri“, ammette Giannasi, con perfino “ventenni si presentano al Pronto Soccorso per un po’ di febbre e influenza”.
Un tema annoso, quello dell’assenza di filtro che impedisca ai codici bianchi di accedere al DEA, che è tra le principali cause di difficoltà de Pronto Soccorso: “Serve un potenziamento dei servizi alternativi, dalle Case di Comunità alla riforma della Guardia Medica che prevede la creazione di presidi vicino ai Pronto Soccorso. Il problema di base – ricorda però Giannasi – rimane sempre lo stesso: la mancanza di personale medico”, scoraggiato dai carichi di lavoro: “Ci sono più medici disposti a lavorate nel 118 che nei pronto soccorso”. La questione riguarda non solo gli insufficienti nuovi ingressi, ma anche la fuga dai reparti: “Solo da noi ci sono 3 medici che nei prossimi mesi lasceranno per andare a fare i Medici di Famiglia”.