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FIRENZE – Rifare di nuovo la “versione” dell’esame di maturità: quello che per moltissimi ex studenti di liceo classico potrebbe apparire un vero e proprio incubo, diventerà realtà per la “Ri-maturità”, originale iniziativa ideata dal Liceo Ginnasio “Galileo” di Firenze in collaborazione con l’Associazione degli ex allievi. L’estrazione della materia si è svolta stamani nella sede storica di via Cavour, alla presenza della preside, di un gruppo di professori e degli studenti rappresentanti d’istituto: con un certo sollievo da parte dei presenti, dall’urna è “uscito” latino anziché l’apparentemente più ostico greco.
E quindi sarà sulla lingua di Virgilio e Orazio che il 14 maggio torneranno a cimentarsi gli ex allievi – solo a loro infatti è riservata la partecipazione (a patto di non essere docenti o cultori di materie classiche). Il testo da tradurre sarà scelto da professori e studenti, che per l’occasione si trasformeranno in docenti: saranno infatti loro a correggere i compiti degli adulti (attività che varrà come PCTO).
L’iniziativa, è stato spiegato dalla preside Liliana Gilli, è un modo non solo per rafforzare il legame che unisce attraverso le generazioni allievi ed ex allievi, trasformandolo in un evento scherzoso ma non troppo (ci sarà perfino una sezione “competitiva”), ma anche con un obiettivo decisamente “politico”: rivendicare orgogliosamente il valore della didattica e del senso di appartenenza ad un’istituzione scolastica che – stando alla recente riforma sugli accorpamenti – ha rischiato di “scomparire” ed accorpata al “rivale” Liceo Michelangelo. Prospettiva scongiurata per ora dalla Regione, ma che alla luce del calo delle iscrizioni potrebbe ripresentarsi in futuro.