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TOSCANA – E’ iniziato da mezzanotte anche in Toscana lo sciopero nazionale di 24 ore dei medici, veterinari e sanitari del Ssn proclamato da Aaroi-Emac, Fassid, Fvm-Federazione veterinari e medici e Cisl medici contro le misure contenute in Finanziaria. Secondo i primi dati, nella nostra regione come nel resto d’Italia l‘adesione è molto alta: intorno all’85%” dice a Novaradio Luigi De Simone. A rischio qualcosa come 25 mila prestazioni sanitarie programmate in tutta Italia.
Al centro della protesta, le previsioni inserite nella legge di bilancio 2024: il mantenimento del tetto alle assunzioni di nuovo personale, l’assenza di misure per stabilizzare i precari, “l’ennesimo sotto-finanziamento del Fondo Sanitario Nazionale e del prossimo Ccnl”, il mancato riconoscimento della specificità del lavoro dei professionisti. E, non ultimo, le previsioni di decurtazione delle pensioni e di permanenza al lavoro dei medici fino a 72 anni d’età – quest’ultima eliminata la scorsa notte nell’ultima bozza ma non esclusa per il futuro dal governo.
Lo sciopero, affermano i sindacati, è “indispensabile per dare un messaggio chiaro alla politica di governo: il Ssn ha bisogno di aiuto. Lo sciopero è l’estrema ratio a cui ricorrere per reclamare il diritto alla salute garantito dal personale pubblico”.
Stamani un presidio si è riunito davanti alla sede della Toscana: la nostra è una delle Regioni che, stando gli attuali finanziamenti alla sanità e il mancato riconosciento dei crediti del cosiddetto “payback” delle aziende biomediche, per reperire circa 200 milioni di euro non chiudere il bilancio in rosso è in procinto di approvare un emendamento al bilancio regionale con nuove tasse per i cittadini.
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