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FIRENZE – Gli ultimi episodi – due rapine in pochi giorni ad altrettanti rider, costretti a consegnare bicicletta e i soldi contanti – hanno fatto traboccare un vaso già colmo anche in Toscana: i rider oggi scendono in pizza per chiedere più tutele e più sicurezza nello svolgimento del proprio lavoro, con una serie di presidi in diverse città della nostra regione – a Firenze stamani con un volantinaggio ed un incontro in piazza Sant’Ambrogio e nel pomeriggio alle 16,30 con un preisdio in piazza san Marco.
La protesta, di carattere nazionale, è organizzata dalla Nidil Cgil, per segnalare le condizioni che rendono i fattorini in bicicletta dei soggetti particolarmente esposti: “Sono portatori di valori, sia perché le bici con pedalata assistita spesso arrivano a costare 1.000 euro, sia perché alcune piattaforme come Glovo permettono ancora il pagamento in contanti, il che rende i rider dei bersagli” spiega Mattia Chiosi, responsabile rider per al Nidil Cgil Firenze. La mobilitazione è quindi anche con le criticità che derivano dalle tutele e dall’organizzazione del lavoro e ne chiede il superamento da parte delle controparti datoriali.
Sullo sfondo, la battaglia dei rider per veder riconosciuto lo status di lavoratori dipendenti (come avvenuto con JustEat) e disapplicare il “CCNL vergogna” di Assodelivery e Ugl.”Un tavolo che è fermo, e che cerchiamo di riattivare anche con mobilitazioni come queste” dice Chiosi, spiegando che ad inizio 2024 Nidil Promuoverà un’ampia indagine tra i rider per raccogliere le segnalazioni su tutte le difficoltà, anche minute, nell’organizzazione del lavoro, da portare alla discussione in atto con Deliveroo e Glovo.
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