FIRENZE – Ha raggiunto ad ora l’85% di adesioni lo sciopero nazionale di 24 ore del personale sanitario iniziato alla mezzanotte del 5 dicembre, proclamato dalle sigle dei dirigenti medici Anaao-Assomed, Cimo-Fesmed, Aaroi-Emac, Fassid, Fvm, e dal sindacato degli infermieri Nursing Up.
A Roma la manifestazione nazionale, dalla Toscana partiti alcune centinaia di persone con diversi pullman. Al centro della mobilitazione la mancanza di finanziamenti per il SSN, la carenza di personale, la richiesta di detassazione di parte della retribuzione, maggiori risorse per i rinnovi contrattuali, depenalizzazione dell’atto medico, cancellazione dei tagli alle pensioni. La protesta, nata dalla decisione del governo di rivedere i criteri pensionistici, è stata confermata nonostante l’annuncio del governo di una sua modifica.
“Quella è stata solo la goccia che ha fatto traboccare un vaso già pieno. Questo governo aumenta i fondi ma vanno a produttività aggiuntiva e alla sanità privata, così si rischia di cancellare il futuro della sanità pubblica” dice a Novaradio Gerardo Anastasio, segretario toscano Anaao-Assomed.