FIRENZE – Presidio di 32 ore davanti al palazzo di giustizia di Firenze per ricordare le 32 vittime della strage di Viareggio del 29 giugno 2009, e per chiedere che venga scritta definitivamente una parola di verità giudiziaria.. L’iniziativa, iniziata stamani alle 9 e va avanti fino alle ore 17 di domani, è stata organizzata dall’associazione dei familiari delle vittime “Il mondo che vorrei” onlus.
“Il processo bis in Cassazione inizierà lunedì prossimo, 4 dicembre, ma noi oggi siamo qui non solo per onorare i nostri morti, un’ora per ciascuna vittima, ma per sollevare ancora una volta l’attenzione sulla strage – dice a Novaradio Daniela Rombi tra gli esponenti dell’associazione e madre di una giovane vittima – Purtroppo sono già passati 14 anni e mezzo e il tempo è il nostro peggior nemico. Questa volta la Cassazione deve decidere chi dovrà andare in galera e sarà una decisione molto importante”, insiste Rombi, spiegando che delle accuse iniziali sono andate in prescrizione già lesioni, incendio e omicidio colposo, e rimane in piedi solo il reato di disastro ferroviario, che ha una prescrizione molto lunga. Accusa contro cui gli accusati hanno presentato ricorso, sollevando una questione di legittimità costituzionale. L’accogliemento del ricorso e l’invio delle carte alla Consulta sarebbe comporterebbe un’ulteriore allungamento dei tempi, con effetti sugli effetti concreti della sentenza: “Di rinvio in rinvio – ricorda Rombi – il principale accusato Mauro Moretti, allora capo del gruppo FS, ha compiuto 70 anni e comunque non farà nemmeno un giorno in cella”. “Invitiamo i giudici a guardare bene cosa è successo a Viareggio. Perché dopo tanto tempo vogliamo giustizia e chi ha sbagliato deve pagare” dice ancora: “Nessuno gode a vedere le persone andare ma galera ma le pene vanno rispettate perché altrimenti non cambierà niente”.