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FIRENZE – Dalla tramvia allo scudo verde, dall’economia circolare all’incentivo all’energia rinnovabile. Questi temi, tutti connessi alla sfida che va sotto il nome di “transizione ecologica” che saranno al centro del percorso partecipativo “Firenze per il clima” organizzato dall’amministrazione comunale che oggi pomeriggio (ore 17, salone 550 di Palazzo Vecchio) vedrà lo svolgimento della prima “assemblea pubblica”: 100 persone, tra residenti e city users scelti tra oltre 10.000 candidati, scelti per comporre un “panel” rappresentativo di tutte le varie”anime” demografiche, sociali, economiche e culturali della città. Persone cui verrà chiesto cosa serve e cosa manca alla città, e per discutere di alcuni dei progetti già in atto.
Tra le questioni sul tappeto, il rafforzamento della raccolta differenziata e “intelligente” dei rifiuti, e l’avvio delle comunità energetiche, che muoveranno i primi passi nei quartieri 4 e 5 (i più popolosi). Anche trasporti pubblici – tramvia, ciclovie, bus, gli abbonamenti gratuiti e facilitati – e lo “scudo verde” che sarà attivato dalla prossima primavera: ieri il sindaco Dario Nardella, che fino a poco fa dichiarava che per il primo periodo lo scudo verde sarebbe servito solo a “monitorare il traffico” e le sue tipologie, ha lanciato la proposta di utilizzarlo per bloccare gli autoveicoli dei turisti. Un’idea confermata anche dall’assessore all’ambiente Andrea Giorgio: “Lo decideremo con i Comuni dell’area metropolitana- dice – e saranno comunque esclusi cittadini e residenti dell’area metropolitana, e i pendolai, con un sistema di ‘white list’ sul modello di quanto già avviene per la Ztl”.
In giornata lo stesso sindaco Nardella ha fatto parziale dietrofront: “Sullo Scudo verde l’ipotesi dell’applicazione ai residenti fuori della Toscana è niente più che una semplice ipotesi, tutta da valutare” ha affermato: “La cosa certa dello Scudo verde è che entrerà in funzione con un meccanismo di controllo dei veicoli inquinanti che già rientrano nelle categorie vietate, così come l’ipotesi di applicarla ai turisti deve essere tutta da vagliare anche sulla base della tecnologia disponibile, quindi nessuna decisione presa, ma solo ipotesi che possono essere eventualmente aggiunte a quelle già varate e decise per l’utilizzazione dello Scudo verde”.