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FIRENZE – C’è una data da segnare – in nero – sul calendario: il 3 dicembre prossimo Firenze sarà teatro di un incontro a tre leader della destra sovranista europea: il segretario della Lega Matteo Salvini, la leader del Front National francese Marine Le Pen, e Alice Weidel, segretaria di Alternative fur Deutschland, partito di estrema destra tedesco.
Sono bastate poche ore dalla conferma della notizia, che già in città è partita la reazione di istituzioni e partiti, che chiamano la società civile dare un risposta. A partire dal sindaco Dario Nardella e del Pd, che definisce l’appuntamento un “cantiere nero”: “Firenze si faccia sentire con una bella iniziativa per l’Europa, la pace e la democrazia. Tutte le idee e le proposte convergano in un’unica ‘giornata europea’ fiorentina” scrive sui social. “La nostra città, da sempre aperta e inclusiva – gli fa eco l’assessora Sara Funaro, candidata in pectore al ruolo di sindaco dal 2024 – non sarà il loro ‘cantiere nero’ che ci riporta indietro nel tempo. Qui non c’è spazio per l’odio e l’intolleranza”.
A chiamare a raccolta anche il coordinatore della segreteria del Pd Toscana e assessore comunale, Andrea Giorgio: “Una risposta che contrapponga alla destra nazionalista e neonazista che semina paura, xenofobia, intolleranza e nega i cambiamenti climatici e racconta bugie, parole radicalmente alternative, di tolleranza e pace” dice stamani a Novaradio, invitando tutti i partiti di opposizione: “C’è lo spazio per una manifestazione unitaria”.
Anche altre forze politiche si stanno muovendo: se a sinistra i movimenti e partiti politici stanno già organizzando una manifestazione, perfino dai moderati di Italia Viva, arrivano dure parole con Nicola Danti: “Chiameremo a raccolta tutti i liberaldemocratici e gli europeisti e faremo di tutto per sconfiggerli politicamente alle amministrative e alle europee di giugno