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TOSCANA – Fisco e investimenti, lavoro, servizi pubblici, giovani e pensioni: una manovra finanziaria, quella predisposta dal governo Meloni, che è sbagliata sotto tutti i punti di vista. per questo Cgil e Uil scenderanno in piazza il 17 novembre a Firenze per una manifestazione regionale, nel quadro della mobilitazione nazionale per chiedere che l’esecutivo cambi rotta.
Delle promesse di cui si sono riempiti i leader del centrodestra in campagna elettorale, in Finanziaria non c’è alcuna traccia, spiega Rossano Rossi segretario Cgil Toscana: “Hanno la faccia come il bronzo. Salvini parla di aumenti in busta paga da 100 euro, ma sono quelli del governo Draghi mentre loro propongono l’una tantum su cuneo fiscale. Dicono no al salario minimo perché rischia di depotenziare il contrattazione collettiva e aziendale, e poi il governo è il primo a non mettere i fondi per il rinnovo dei contratti pubblici. Altro paradosso quello degli annunciati aumenti in sanità, che se si sconta l’inflazione di questi mesi diventano nei fatti un definaziamento. Paradosso dei paradossi, sulle pensioni: dopo aver detto di voler abolire la Fornero, sono riusciti a peggiorarla perché hanno aumentato i limiti di età e diminuito gli importi”
Di una manovra fatta di mance e una tantum, che non guarda a lavoro e pensioni ma piuttosto a partite Iva, profitti rendite parla il segretario Uil Toscana, Paolo Fantappiè: “C’è il grande tema del lavoro povero. In Toscana su 1,7 milioni di lavoratori ce ne sono 192.000 che guadagnano meno di mille euro al mese lordi, soprattutto nei settori del turismo e dei servizi in appalto, cui si somma un’inflazione che in Toscana è la seconda più alta a livello nazionale. Nella scuola il 30% dei docenti sono precari, ma non ci son fondi per nuove assunzioni e si accorpano gli istituti scolastici. Ci sono poi 8 milioni di italiani che aspettano il rinnovo dei contrati collettivi, di cui 4 nel pubblico, ma nella riforma fiscale non si detassano gli aumenti contrattuali, e la revisione delle aliquete per i redditi sotto i 28.00 euro inciderà per pochi spiccioli. Sulla sanità in Toscana avremmo bisogno di 5.000 lavoratori in più nel sistema sanitario, più altri 2.500 per far funzionare il sistema di ospedali di comunità e Case della salute previsti dal Pnrr.
Sempre a proposito di Pnrr, c’è da registrare, sottolinea ancora il segretario Cgil Rossi, la decisione del governo di tagliare i fondi del capitolo destinato alla gestione del rischio alluvioni e la riduzione del dissesto idrogeologico (Missione 2, capitolo) nell’ultima revisione del piano: “Hanno dimezzato i fondi, da 2,4 a 1,2 miliardi. Uno schiaffo se si pensa a quanto successo negli ultimi giorni nella nostra Regione, e ai circa 1,2 milioni di persone che abitano in zone a rischio e 6 milioni di cittadini che vivono in zone a rischio alluvione”
Il concentramento della manifestazione del 17 novembre prossimo è fissato alle 9 in piazza Indipendenza, da cui partirà il corte che attravresando le strade del centro si concluderà in piazza SS. Annunziata.
