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Sarah Caudiero, SI Cobas
FIRENZE – “Oggi, dopo centosessanta giorni, finisce lo sciopero dei facchini” di Rl2 srl, società affidataria dei servizi in appalto del sito di Campi Bisenzio di Mondo Convenienza. “Dopo aver affrontato cinque mesi di presidio permanente, la resistenza ad una ventina di sgomberi, le manganellate, il caldo di agosto ed ora anche un alluvione l’assemblea ha valutato che non ci sono più le condizioni per proseguire”. Così in una nota ieri il sindacato Si Cobas che ha promosso l’azione e organizzato il presidio protrattosi per mesi davanti all0azienda di arredamento. I lavoratori, si spiega, “dopo essere stati licenziati, rientreranno a lavoro. Lo potranno fare a testa alta perché in questi mesi hanno dato e fatto l’impossibile per abbattere il sistema Mondo Convenienza. Più di quanto si potesse anche solo immaginare. E lo abbiamo fatto tutte e tutti insieme con loro. Lo sciopero finisce senza un accordo sindacale. Con una trattativa a livello nazionale per l’applicazione del Ccnl Logistica di cui si dovranno verificare gli esiti che mai sarebbe esistita senza la lotta”.
Lo sciopero, così ancora Si Cobas, “non ha raggiunto tutti gli obiettivi che si era prefissato. Il sistema Mondo Convenienza ha tremato tanto. Come mai era successo prima in dieci anni di scioperi. È cambiato un poco. Se cambierà davvero, con l’applicazione del nuovo contratto sarà solo merito di questi centosessanta giorni di battaglia ai cancelli, nelle piazze, nei negozi. Abbiamo dato e fatto tutto quello che era possibile. Non ci saremmo riusciti senza il sostegno e la solidarietà del territorio”. Per la conclusione della protesta esprime soddisfazione l’Ansi, Associazione nazionale servizi integrati, di cui fa parte Rl2. “Questa vicenda è la dimostrazione che le prove di forza non sono solo inutili ma danneggiano le realtà produttive e gli interessi dei lavoratori – si afferma in una nota -. L’unica strada corretta per la soluzione di eventuali problemi e per garantire uno sviluppo di tutto il settore è quella di un dialogo continuo e costruttivo tra aziende, lavoratori e organizzazioni sindacali, che non a caso prosegue fattivamente con le sigle sindacali confederali anche in questi giorni”.