FIRENZE – Oltre 30 proiezioni, con anteprime mondiali e italiane, tra cui quella del primo lungometraggio autobiografico di Guido van der Werve ‘Nummer Achttien – The Breath of Life’. È quanto propone la sedicesima edizione dello Schermo dell’arte, il festival di cinema e arte contemporanea, che si svolgerà dal 15 al 19 novembre al Cinema La Compagnia, con appuntamenti collaterali in programma a Palazzo Strozzi, all’Accademia di Belle Arti e alla New York University Florence.
Il programma si apre con ‘The Pixelated Revolution’, una non-academic lecture dell’artista libanese Rabih Mroué che indaga il tema della rappresentazione della violenza e dell’orrore della guerra mediata dagli schermi e dal web. Si prosegue poi con l’omaggio a Diego Marcon, legato alla sua personale in corso al Pecci, con le storie sul filo dell’identità e della memoria di Basma al-Sharif, Deimantas Narkevičius e Fiona Tan, le riflessioni di carattere sociale e politico di Wang Bing, Wael Shawky e Amie Siegel, la nuova opera con animazioni in 3D di John Menick. Per i documentari, un evento speciale sarà dedicato all’architettura radicale di Fabrizio Fiumi e dei 9999. Le altre proiezioni in programma raccontano la vita di Nam June Paik, il lavoro di Robert Irwin e quello di Ragnar Kjartansson, il ‘dietro le quinte’ della realizzazione di opere artistiche monumentali. La closing night presenterà, per la prima volta sul grande schermo in Italia, “Inside” di Vasilis Katsoupis, con Willem Dafoe, uno psycho-thriller che ha come elemento narrativo centrale una collezione di opere di artisti contemporanei internazionali.
Il Festival sarà anche l’occasione per presentare al pubblico le nuove produzioni dello Schermo dell’arte. Inoltre inaugurerà il 14 novembre alle ore 17 negli spazi della Strozzina a Palazzo Strozzi, l’installazione multicanale La montagna magica di Micol Roubini, a cura di Gabi Scardi, progetto prodotto dallo Schermo dell’arte, realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (XI edizione, 2022). Fanno parte del programma di questa edizione del Festival anche le prime mondiali delle quattro opere realizzate grazie al sostegno di VISIO Production Fund 2022, fondo di produzione nato nell’ambito di VISIO-European Programme on Artists’ Moving Images, il progetto a cura di Leonardo Bigazzi dedicato ad artisti under 35 che utilizzano le immagini in movimento, che vedrà la sua XII edizione durante il Festival.
“I film del programma – spiega Silvia Lucchesi, direttrice dello Schermo dell’arte – affrontano temi che sono da sempre al centro del nostro festival, politici, sociali, ambientali, identitari. In questo momento di guerre e sofferenze inaccettabili pensiamo che il nostro contributo sia quello di offrire altre prospettive alla violenza, all’ingiustizia, all’intolleranza”.