+
FIRENZE – Ad un mese dall’attacco delle brigate di Hamas ad Israele, le stragi di civili e il rapimento di circa 200 ostaggi, il conflitto che ne è scaturito ha provocato già 10.000 morti a Gaza (di cui 4.500 bambini) e centinaia negli scontri in Cisgiordania, una situazione umanitaria esplosiva e un fortissimo rischio di allargamento ulteriore del conflitto.
Per chiedere il cessate il fuoco una soluzione politica al conflitto, Arci Firenze e Anpi Firenze assieme ad altre realtà associative hanno lanciato un documento-appello che in pochi giorni ha raccolto oltre 70 adesioni tra associazioni e organizzazioni, e molte centinaia da parte di singoli. Il documento è già stato trasmesso a circa 30 Consigli Comunali, oltre che a quello Metropolitano e Regionale, per poter essere discusso e approvato.
“In un mese sono state sganciate su Gaza bombe per l’equivalente di 2 atomiche, e Israele sembra intenzionata ad andare avanti senza una strategia sul dopo Hamas” denuncia Manfredi Lo Sauro, vicepresidente Arci Firenze e responsabile Cooperazione Internazionale: “Le tre soluzioni previste per Gaza – controllo diretto di Israele, passaggio all’Anp di Abu Mazen o all’ex vice di Arafat Mohammad Dahlan, nessuna prevede la tutela dei diritti dei palestinesi. Serve un intervento dell’Onu per il cessate il fuoco ma è bloccato dagli Usa, l’UE ha dimostrato per l’ennesima volta la sua inconsistenza politica, mentre il governo italiano si è appiattito su Israele, astenendosi sulla risoluzione di qualche giorno fa e bloccando i fondi a sostegno dell’Unrwa già stanziati”.