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CAMPI BISENZIO (FI) – In tutto a Campi Bisenzio sono state 23 mila persone colpite dall’alluvione: 2.000 sono le case ancora invase dall’acqua; circa 30 gli sfollati; da riattivare ancora alcune centinaia di utenze elettriche: “La protezione civile sta lavorando a ritmo continuo con le idrovore allo sgombero di strade e case” spiega stamania Novaradio il sindaco campigiano Andrea Tagliaferri. “Nelle prossime ore provvederemo allo sgombero del fango e delle masserizie alluvionate, aspettiamo a breve le ordinanze” aggiunge, provando intanto a dare una prima stima dei danni: “Almeno 300 milioni di euro”, contando il fatto che l’area industriale ad ovest e parte di quella nord non sono state toccate dall’alluvione . E sulle proteste dei cittadini sui ritardi nei soccorsi, dice: “E’ stato un problema di organizzazione. In città contiamo 60 volontari, e nessun mezzo anfibio. Finché non sono arrivati i mezzi della protezione civile nazionale dopo 30 ora non potevamo fare nulla. Adesso ci sono 300 volontari e colonne mvii da 6Regioni, e risultati si stanno vedendo”.
La situazione, ammette la città metropolitana, è ancora critica. “Ad oggi su Campi Bisenzio – comunica il sindaco metropolitano Dario Nardella – abbiamo ancora 2 milioni di metri cubi di acqua e 1500 persone circondate da acqua esondata. Portiamo via l’acqua attraverso le idrovore e il deflusso naturale è di circa 250mila metri cubi al giorno, quindi ci vorranno ancora alcuni giorni. Ieri sera il governatore toscano Giani ha annunciato di essere stato nominato dal governo Commissario speciale all’alluvione: “Dobbiamo agire su congelamento di mutui e bollette, e sui crediti alle aziende”.
La rimozione del fango e dei rifiuti sono due delle priorità dei prossimi giorni, in cui il meteo annuncia tregua. L’assessora regionale alla protezione civile Monia Monni ha annunciato che Alia stipulerà accordi con gli spurghisti per coordinare le operazioni e impedire speculazioni. Allo stesso modo, sarà Alia a ritirare gli ingombranti alluvionati dalle strade: “Lo farà di notte, ma ci vorranno alcuni giorni”.
Ieri ad accorrere a Campi per dare una mano a spalare il fango e sgomberare le case sono stati tanti comuni cittadini, tra cui anche le circa 500 persone che si sono coordinate tramite i canali social degli operai della della ex GKN: “Una giornata di dolore e di impegno” racconta Dario Salvetti, del Collettivo di fabbrica: “Se i 500 milioni di danni stimati fossero stati investiti in opere di adattamento e mitigazione ambientale…”