FIRENZE – C’è chi dice 5.000, chi azzarda 15.000: in ogni caso erano tante ieri le persone che hanno partecipato ieri pomeriggio alla fiaccolata per la pace, rispondendo all’appello lanciato da padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte. Le adesioni hanno spaziato dalla Cgil agli scout, passando per le forze politiche e le istituzioni, ma soprattutto tanti cittadini. A sfilare anche l’imam di Firenze Izzedin Elzlir e il rabbino capo Gadi Piperno ma non c’era la comunità ebraica. Assenti, come preannunciato, il presidente della comunità ebraica Enrico Fink (“per rispetto del dolore di tutti non sarò presente perché rappresento tutti) e il console onorario d’Israele a Firenze, Marco Carrai (“Non posso andare con chi ancora non ha pubblicamente condannato Hamas”).
Per l’imam “padre Bernardo Gianni ha espresso quello che pensiamo sia io che il rabbino, ovvero dire no alla violenza, a qualsiasi violenza, verso qualsiasi persona. Oggi c’è la dimostrazione che Firenze grida no a qualsiasi violenza, no a qualsiasi guerra, e di non stare al gioco del più potente. La bellezza è nella pluralità, non c’è una comunità che ha una voce unica, ma siamo tutti insieme”. Padre Bernardo ha espresso gratitudine all’imam e al perché “la loro presenza è un dono di pace, di profezia, di coraggio e di libertà. Firenze abbraccia il vostro dolore, sostiene le vostre speranze. Firenze sogna la pace per le vostre terre”.