FIRENZE – Dopo lo stop del TAR al referendum sull’urbanistica, i promotori rilanciano la campagna di raccolta sottoscrizioni “Firma & Ferma” per mettere sotto pressione la giunta comunale perché traduca in regolamenti le delibere annunciate. Un’iniziativa appoggiata anche dall’Associazione Progetto Firenze, che da tempo si occupa di temi come gentrificazione, turistificazione, mutamento socio-demografico della città.
“Ha senso qualunque iniziativa che promuova il dibattito pubblico. In questo caso – spiega Grazia Galli, dell’associazione, stamani a Novaradio – è auspicabile che diventi anche un strumento per animare un dibattito anche sugli strumenti partecipativi” dato che la vicenda solleva “tante criticità riguardo a come lo strumento referendario è stato modificato in questi anni svuotandolo di significato e di possibilità di essere incisivo”.
Nel frattempo il sindaco Dario Nardella, incalzato sui temi dell’urbanistica, rassicura: “Le delibere la giunta le ha approvate, ora la parola è al Consiglio Comunale” e riguardo alle osservazioni arrivate sul POC da parte di soggetti come Università di Firenze e Misericordia ha chiarito che la giunta non darà autorizzazione alla realizzazione di nuove strutture ricettive, pur ammettendo di essere “preoccupato” del fenomeno della corsa alla rendita immobiliare in città.
“Bene che il sindaco si sia svegliato – dice ancora Galli – ma tutto questo non è una novità di adesso che enti pubblici o di volontariato si rivolgano alla rendita. Più che fare un rimpallo sui privati, la riflessione deve andare su quel che sono le regole e forse è l’ora di aprire il dibattito a livello metropolitano e Regione. La Regione Toscana sta modificando la legge regionale sul turismo in un senso che favorisce ancor di più queste trasformazioni urbanistiche che sono anche economiche e sociali, e da tempo chiediamo che si metta mano alle norme del Testo unico sul governo del territorio per dare possibilità di pianificazione anche urbanistica per proteggere i territori da queste trasformazioni. Ma su questo sembra che in regione nessuno abbia l’intenzione di prendersene la responsabilità”.
Nei prossimi giorni l’associazione presenterà un lavoro elaborato con Cgil e Sunia sulle trasformazioni urbanistiche e le possibili contromisure.