*
FIRENZE – “Con una Pec inviata alle 21.01 di sabato sera, Qf invia alla Rsu e alle organizzazioni sindacali, la richiesta di incontro per informare della volontà di avviare la procedura di licenziamento. Un passaggio formale previsto dagli accordi interni, che in realtà gli operai si aspettavano, data la scadenza della cassa integrazione alla fine dell’anno e il totale silenzio della proprietà negli ultimi mesi”. A darne notizia è la Rsu dell’ex Gkn di Campi Bisenzio. “Avevamo preavvertito anche il ministero che i licenziamenti potevano arrivare a giorni, se non ad ore. Il governo quindi, non poteva non sapere e questo tavolo è stato fatto sparire da marzo in poi – dichiara la Rsu -. Oggi ci troviamo davanti a più di un paradosso. Quello degli operai che lavorano a un piano di re-industrializzazione, mentre l’imprenditore e il liquidatore rimangono in silenzio, a guardare la fabbrica che nel frattempo si svuota”.
“Siamo tornati al punto di inizio, quando Melrose voleva licenziare gli operai, svuotare la fabbrica e speculare sullo stabilimento” sottolinea Dario Salvetti, portavoce del Collettivo di Fabbrica, stamani a Novaradio: “Noi abbiamo smascherato la strategia di QF, ma l’assedio è costato caro: siamo ormai rimasti in 180: se dovessimo far partire il nostro progetto di reindustrializzazione dovremmo ricorrere a nuove assunzioni”. Rimane infatti in piedi anche il progetto di re-industrializzazione fondato sulla produzione di cargo e-bike elettriche portato avanti dal Collettivo di fabbrica, dalla SOMS “Insorgiamo” e dalla coop GFF che gli stessi operai hanno costituito, e per cui ci sono 6 milioni di euro di investimenti pronti a partire: “Se solo il governo si decidesse a riconvocare il tavolo”. Un progetto che sarà illustrato nella due giorni, denominata “Cargo bike days”, in programma sabato e domenica prossima presso lo stabilimento di Campi Bisenzio.