FIRENZE – Nasce a Firenze, durante la settimana europea della mobilità, ‘Firenze30′, una rete di associazioni e cittadini che propongono un modello diverso per Firenze, puntando anche sul limite di velocità generalizzato a 30 km/h, ad eccezione delle strade principali. La campagna, si legge in una nota, è promossa da Fiab Firenze Ciclabile, Fridays For Future, Legambiente Firenze, Associazione Gabriele Borgogni, Associazione Lorenzo Guarnieri e Bycs. L’obiettivo, come è stato dichiarato dai promotori, “è superare il modello di mobilità fondato sull’auto privata”. “Le strade nella nostra provincia, negli ultimi 10 anni, hanno visto 135 morti e 29.000 feriti – ha spiegato Stefano Guarnieri, dell’associazione Lorenzo Guarnieri – Crediamo che non sia più accettabile e la moderazione della velocità è il tema di partenza per dire basta morti in strada”.
Dal 1° luglio Bologna, che contava già un 35% di superficie destinata ad ‘zone 30’ è diventata una ‘città 30’: si viaggia ovunque a 30 kilometri orari, tranne alcune limitate strade di scorrimento dove si circola a 50 km/h o più. Firenze già ora ha il 40/45% di territorio come ‘zone 30’, possiamo farcela – dice Tiziano Carducci, che parla di obiettivo “zero morti sulle strade” come realistico (“Oslo e Helsinki l’hanno raggiunto”) e sfata anche il falso mito: “Non è vero che a basse velocità si inquina di più, anzi si fluidifica il traffico e ci sono meno emissioni”.