FIRENZE – L’invecchiamento medio della popolazione è un fenomeno di tutte le società sviluppate, particolarmente accentuato in Italia, che registra al tempo stesso la più alta presenza di anziani e la più bassa natalità. A sua volta la Toscana è tra le Regioni italiane dove questo trend è più marcato. Le sue cause e le sue peculiarità, così come le criticità che solleva – dal punto di vista della sostenibilità del sistema sanitario e di welfare – assieme allo studio delle possibili contromisure in termini di politiche, saranno al centro del programma di ricerca denominato AGE-IT e presentato oggi a Firenze tra gli altri dalla rettrice Alessandra Petrucci: si tratta del più grande programma di ricerca mai avviato dall’Unione Europea, che sarà coordinato dall’Università di Firenze, che coinvolgerà 350 ricercatori e 27 tra atenei, centri di ricerca, industrie enti e organizzazioni e che sarà finanziato con 114 milioni di euro dell’UE.
“Il progetto sarà articolato intorno a 10 spoke, dieci aree di ricerca che intrecciani per la prima volta in modo integrato le arre mediche, demografiche, economico-sociali” spiega Daniele Vignoli, docente di demografia all’Università di Firenze e tra i coordinatori del progetto: “Obiettivo è fornire alla politica idee e strategie concrete sugli interventi non solo a breve a ma anche a medio-lungo termine per il contrasto all’invecchiamento della popolazione. I primi risultati si vedranno già nella prima vera prossima; in prospettiva c’è la creazione in Italia di un Istituto nazionale dedicato a questo e che finora manca in Italia”.