TOSCANA – Venerdì prossimo al via il nuovo anno scolastico anche per gli studenti toscani, in una situazione che però non vede migliorare le carenze e le criticità “storiche” del sistema scolastico, a cominciare dal precariato tra i docenti, la mancanza di insegnanti di sostegno specializzati, e la carenza di personale ATA., Almeno secondo i numeri presentati dalla Cgil Toscana, parla senza mezzi termini di “supplentite”.
I numeri ufficiali parlano di 3.800 immissioni in ruolo su su 4.154 disponibili, ma per il segretario regionale Flc Cgil Pasquale Cuomo si tratta di numeri sbagliati: “Non si tratta di posti ma persone: dato che molti degli assegnatari sono vincitori di due concorsi, risultato è che un terzo dei docenti in Toscana sarà un supplente annuale”. Ad oggi quelli nominati in Toscana sono 14.146, ma si attendono ulteriori turni di nomine. Il totale delle supplenze su infanzia e primaria è attualmente di 1.614, e di 4.296 nelle superiori (primo e secondo grado). “Il motivo? Concorsi con pochi posti assegnati, e graduatorie chiuse. Il governo apra come chiediamo da tempo – dice Cuomo – le nomine anche per i precari storici”. Altro punto critico, quello degli insegnanti di sostegno: affidati 8.236 incarichi, pari al 58,22% del totale. Insufficiente, secondo la Flc-Cgil, anche il personale Ata, con 707 assunzioni, e 928 deroghe, a fronte degli almeno 2.000 posti in deroga che il sindacato considera necessari per garantire la funzionalità degli istituti. Il sindcatao ha annunciato una mobilitazione che culminerà il 7 ottobre a Roma con la manifestazione nazionale contro l’autonomia differenziata.