PISA – “Più che un’intesa è un patto di guerra”. Sono queste le parole con cui Ciccio Auletta capogruppo della sinistra radicale in consiglio comunale a Pisa, commenta a Novaradio quanto deciso ieri dal tavolo interistituzionale convocato a Roma sulla nuova base dei corpi speciali del carabinieri, dopo l’esclusione a marzo dell’area di Coltano, ipotesi che aveva visto la forte contrarietà della popolazione. La nuova idea, che ha convinto tutti gli enti coinvolti nell’incontro, compresi Regione Toscana, Comune di Pisa e parco di San Rossore, è quella di una base diffusa: una parte nell’area Cisam, già del demanio militare (anche se situata all’interno del parco), e una parte a Pontendera.
“Sono molto orgoglioso del percorso che abbiamo fatto insieme ai rappresentanti degli altri enti e al ministero della Difesa, trasformando una minaccia in un’opportunità”, ha affermato ieri il sindaco Michele Conti, spiegando: “Abbiamo scongiurato – spiega Conti – l’ipotesi di una base da 72 ettari in un’area vergine del Parco di San Rossore lavorando a un accordo a tutela del territorio. Il risultato è un nuovo, convincente, progetto di base diffusa che prevede la rigenerazione di un’area già militare come il Cisam, a San Piero a Grado, una serie di compensazioni ambientali fra cui, solo per citarne una, la piantumazione di oltre 10 mila nuovi alberi per aumentare la superficie boscata nel Parco e, risultato di cui vado particolarmente fiero, il recupero di edifici di pregio come la Stazione Marconi, le stalle del Buontalenti e la villa Medicea di Coltano con risorse difficilmente intercettabili in altro modo”. “Molto soddisfatto” anche il presidente del Parco, Lorenzo Bani, perché la proposta di realizzare nel demanio militare del Cisam le abitazioni e le strutture operative leggere, localizzando invece in un’area a Pontedera le strutture di addestramento è un’ipotesi di lavoro ora ufficiale e che anche io avevo previsto: tuttavia mi atterrò alle determinazioni finali della comunità del Parco, cui sono vincolato per statuto”.
Sul piede di guerra invece Auletta che definisce questo come “l’ennesimo accordo per favorire l’economia di guerra e la militarizzazione del nostro territorio tra centrodestra e centrosinistra che si sono spartiti le aree nel territorio tra Pisa e Pontedera e i connessi finanziamenti”. E oltre a criticare le istituzioni coinvolte tira in mezzo anche il presidente del parco Bani, “indecenmte il suo comportamento, proponendo di sua sponte l’area Cisam, ha calpestato le sue funzioni e prerogative assumendo in pieno il ruolo dell’immobiliarista: il ‘Cisam’ è un’anomalia in una area che va invece rinaturalizzata”. Andrà avanti quindi la mobilitazione ‘No base’: il 14 settembre è convocata un’assemblea del comitato che si oppone alla realizzazione dell’opera, mentre l’invito “alla cittadinanza, le associazioni, le forze sindacali, i movimenti è quello di essere presenti a Pisa il 21 ottobre alla manifestazione ‘Fermare l’escalation’. Questa base non si deve fare né a Pisa né altrove”.