TOSCANA – In Toscana la raccolta dell’uva per la vendemmia è già partita dall’Isola d’Elba, ma i viticoltori devono fare i conti con un’annata complicata, con un calo medio previsto attorno al 20%. E’ quanto fa sapere Coldiretti-Vigneto Toscana, sottolineando come a pesare sia stata l’esplosione “a macchia di leopardo e con differenze sostanziali tra le zone interne e di costa e tra biologico e convenzionale”, della peronospora, malattia delle piante che ha costretto i viticoltori ad uno sforzo eccezionale, non solo economico, per salvare la produzione.
A livello quantitativo l’aspettativa è in calo dovuto soprattutto all’andamento climatico non favorevole, con tanta pioggia nel periodo aprile-maggio che ha favorito lo sviluppo di importanti fitopatie che hanno creato difficoltà di maturazione e fatto aumentare i costi delle pratiche agronomiche indispensabili per non perdere livello significativi di produzione – spiega Alessandro Piceni Belli, viticoltore di Coldiretti Toscana – mentre la siccità di giugno e luglio invece ha permesso di asciugare il terreno ed ha colpito più le zone interne della costa”. Per quanto riguarda invece la qualità, in genere l’uva si presenta sana, e l’annata è molto promettente.