FIRENZE – “Al tavolo nazionale coi sindacati” su Mondo Convenienza “l’azienda prende l’impegno di obbligare gli appaltatori alla immediata disapplicazione del regolamento, deciso unilateralmente, applicando il contratto nazionale, e di definire un protocollo sugli appalti”. Lo annunciano Filcams Cgil, Filt Cgil e la Cgil di Firenze al termine ieri dell’incontro di ieri a Roma con i rappresentanti dei sindacati per fare il punto a livello nazionale sulle criticità emerse in più parti d’Italia, e benevidenti sul territorio dell’area vasta Firenze-Prato, dove circa 50 addetti al trasporto sono in sciopero e presidio permanente da 2 mesi per rivendicare il diritto ad un contratto e condizioni eque di lavoro, seguiti dagli operatori del call center che giovedì scorso hanno scioperato in segno di solidarietà.
La Cgil ha sottolineato come un risultato importante quello della “fuoriuscita dal sistema del regolamento aziendale, e dunque non solo dalle condizioni economiche ma anche dalle modalità di prestazioni lavorative ad una situazione di legalità”, mentre le articolazioni fiorentine rivendicano l’opera negoziale e di mobilitazione al tavolo della Regione e con il presidio della scorsa settimana. “Un nuovo incontro è stato fissato per il 9 settembre, in cui verificheremo i passi avanti fatti” spiega stamani a Novaradio Bernardo Marasco, segretario Cgil Firenze, ricordando che l’azione del sindacato sta andando avanti anche con una serie di segnalazioni all’Ispettorato del lavoro per la verifica di un serie di segnalazioni che riguardano gli orari, la sicurezza e l’organizzazione del lavoro.
“Grazie ai sindacati per la tenacia e per il risultato ottenuto” ha affermato Valerio Fabiani, consigliere speciale per le crisi aziendali del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani: “Finalmente si è imboccata la strada giusta, la stessa che avevamo rivendicato al tavolo di crisi di Regione Toscana: discutere nel merito dei problemi, a cominciare dal rispetto della legalità e delle persone e non fare una discussione piegata solo sull’ordine pubblico”.