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Andrea Satta, ideatore
FIRENZE – Milleseicento chilometri in bici, dal campo di concetramento di Lengenfeld al quartiere San Lorenzo di Roma, per mantenere viva la memoria storica tramandando alle giovani generazioni i valori e i gesti che hanno permesso di ricostruire “una Patria fondata sulla libertà, l’accoglienza e contro ogni discriminazione”. Si intitola “Il ritorno a casa della fisarmonica verde” il viaggio intrapreso da Andrea Satta, musicista e artista membro dei Têtes de Bois (ma anche pediatra), che insieme al figlio ventenne Lao e ad un gruppo di amici, è partito il 18 luglio dalla Germania.
L’obiettivo è ripercorrere il viaggio che nel 1945 dal padre Gavino intraprese a cavalcioni dei respingenti di un treno merci, armato di un cappottone e una fisarmonica verde, per tornare dal campo di concetramento dove era stato deportato, subendo un destino simile a quello degli altri 650.000 soldati italiani, che dopo l’8 settembre del 1943 si rifiutarono di aderire alla Repubblica di Salò. Ad arricchire le tante tappe del viaggio la messa in scena de “La Fisarmonica Verde”, lo spettacolo-racconto, che nel tempo è diventato anche un libro, con la regia di Ulderico Pesce e Angelo Pelini al piano e un ospite diverso per ogni rappresentazione.
Il gruppo di pedalatori approderà in Toscana domani sera, 1 agosto, con una prima tappa al Passo della Futa: sulla salita verso il Passo è previsto un intervento di Paolo Piacentini, mentre lo spettacolo andrà in scena alle 18.00 al Cimitero Germanico con ospite Lorenzo Pavolini. La tappa successiva porterà il gruppo dalla Futa a Fiesole, dove al Teatro Nuovo alle 20.30 ospite di Andrea Satta sarà Paolo Hendel. Ultimo appuntamento regionale giovedì 3 agosto a Bucine dove l’ospite speciale de La Fisarmonica Verde sarà David Riondino.
