FIRENZE – Si è conclusa sabato la visita a Firenze e provincia di circa 50 bambini del popolo Saharawi, che anche quest’anno sono stati ospiti sul territorio fiorentino nel quadro di una collaborazione che da anni va avanti e che dopo le difficoltà degli anni covid ora è tornata ad una piane normalità. I bambini, che dopo Firenze ora si sono spostati in provincia di Arezzo, rimarranno in Toscana fino al 20 agosto. Ospiti di numerosi Comuni toscani (oltre Firenze, anche Bagno a Ripoli, Calenzano, Dicomano, Empoli, Fucecchio, Greve in Chianti, Impruneta, Montespertoli, Pontassieve, Prato, Scandicci, Sesto Fiorentino, Rufina, Vaglia e dall’Unione dei Comuni del Chianti), i ragazzi hanno l’opportunità di sottoposti a visite e esami medici specialistici, ricevere aiuti materiali (alimenti, vestiti e materiali per la scuola e per le loro famiglie), e svolgere una serie di attività: momenti di gioco, sport, ricreazione e socialità con i loro coetanei, eventi culturali, incontri con le comunità locali. Il pernottamento avviene sia in strutture alberghiere che famiglie.
A gestire la loro accoglienza e il programma di iniziative sono diverse associazioni del territorio, molte delle quali affiliate all’ARCI. Tra queste anche il Comitato Selma 2.0, attivo a Firenze e Pontassieve. “La visita dei ragazzi – spiega Sara Tozzi del Comitato Selma 2.0 – è occasione non solo per dare un aiuto concreto a questi bambini, ma anche per continuare a fare sensibilizzazione sulla drammatica situazione che vive il popolo Saharawi, costretto da quasi 50 anni nei campi profughi dopo la fuga dalle proprie terre invase illegittimamente dal Marocco”.