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Migranti, Piantedosi: “Toscana in difficoltà”. La replica: “E’ il governo scarica i problemi sui territori” – ASCOLTA

today28/07/2023

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    Serena Spinelli, assessora regionale al welfare, 28 luglio 2023

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    Eugenio Giani su migranti 28072023

TOSCANA – Nuovo scontro su tema immigrazione tra il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e la Regione Toscana. Tutto nasce dalla critiche senza veli espresse dal ministro sulle difficoltà manifestate da più parti nell’accoglienza dei migranti che in sempre maggior numero sbarcano in Italia e vengono redistribuite tra le Regioni: “Le maggiori criticità  – ha detto ieri in un question time al Senato  -si stanno registrando nelle regioni che non avendo espresso l’intesa, come la Toscana, non sono in condizioni di avvalersi delle deroghe di protezione civile”.

La Toscana, che solo nell’ultimo mese ha visto crescere i numeri degli ospiti stranieri di 819 unità e che attualmente ospita 7.656 migranti, però non ci sta. E la replica, affidata congiuntamente agli assessori all’immigrazione Ciuoffo, al welfare Spinelli e alla protezione civile Monni, parla di “realtà falsificata” e  “strumentalizzazione” politica: “Il modello per la gestione dell’accoglienza dei migranti che il governo Meloni ha impostato serve esclusivamente a scaricare le tensioni sui territori” scandiscono in una nota congiunta i tre assessori: “Ciò che deve essere fatto, e che è stato finora scientificamente disatteso per ragioni di mero interesse politico ed elettorale, consiste nel mettere maggiori risorse per ampliare il modello di accoglienza integrata, il cosiddetto Sai, e permettere così ai territori una gestione diffusa, per gruppi numericamente contenuti, a cui siano dati servizi di estrema necessità, come la mediazione culturale, l’insegnamento della lingua e l’assistenza psicologica”.

Le difficoltà ci sono, ma sono le norme approvate dal governo e la gestione degli sbarchi da parte del governo a generarle, attacca l’assessora Spinelli, parlando a Novaradio: “Lo schema del governo prevede l’apertura di Cas in deroga alla legge sugli appalti, noi siamo per l’accoglienza diffusa e non vogliamo tornare indietro. I posti però insufficienti perché i bandi sull’accoglienza offrono poco più di 20 euro a migrante, e hanno portato le associazioni del Terzo settore a sfilarsi”. C’è poi il paradosso dei centri sai che hanno invece posti disponibili: “Questo perché i migranti che arrivano con gli sbarchi non possono essere assegnati a questi centri come conseguenza della cancellazione della protezione speciale voluta dal governo” spiega Spinelli, che aggiunge: “Che la situazione sia difficile ormai lo dicono anche Regioni come Veneto e Friuli, politicamente ben più vicine di noi alla maggioranza in Parlamento: il governo cambi strada, rifinanzi i fondi per i centri Sai e e si confronti con Regioni e istituzioni locali”.

“Noi non facciamo il nostro dovere, di più”, perché “è la Toscana che accoglie, e il ministro Piantedosi se ne dovrebbe ben ricordare” ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana: “Se non abbiamo firmato l’accordo – ha spiegato il governatore – è perché volevamo chiarimenti diversi sui Cpr perché attraverso notizie di stampa appaiono in condizioni assolutamente non sostenibili per svolgere la loro funzione con i migranti, qualcuno li definisce dei veri e propri lager”.

Scritto da: Redazione Novaradio


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