MONTICCHIELLO (SIENA) – Torna in scena con una nuova drammaturgia, ideata e recitata come ogni anno dagli abitanti-attori, il teatro povero di Monticchiello, frazione di Pienza, in provincia di Siena. Da sabato 29 luglio a lunedì 14 agosto è in programma la rappresentazione del 57mo autodramma del Teatro povero di Monticchiello, dal titolo ‘Colòni’, con la regia di Giampiero Giglioni e Manfredi Rutelli.
Tradizione sperimentale che ogni anno propone un nuovo testo, lo spettacolo di Monticchiello va in scena ogni estate nella piazza del borgo della Val d’Orcia : una drammaturgia partecipata da un intero paese che si interroga su questioni cruciali per la comunità e in cui chi guarda può di riflesso riconoscersi e ritrovarsi. Il Teatro povero di Monticchiello, ricorda una nota, è un progetto sociale e culturale nato negli anni ’60, quando il borgo stava attraversando una profonda crisi collegata alla fine della mezzadria e allo spopolamento. In un paese senza un teatro, i cittadini hanno deciso di aggregarsi attorno a un’idea di spettacolo in piazza, con una formula teatrale originale diventata un tentativo di ricostruzione collettiva. Dal 1967, quindi, ogni estate gli abitanti-attori del borgo vanno in scena con autodramma: un’opera che costruita dal paese, giorno dopo giorno, a partire dalle assemblee della compagnia durante l’inverno e fino alle prove e alle repliche estive.
Al passato del teatro povero si rifà anche la trama del nuovo autodramma: “Nel 1969 – spiega a Novaradio il regista Manfredi Rutelli – il Teatro Povero andava in scena raccontando per la prima volta un episodio della propria storia e questo definì e determinò quello che viene chiamato oggi “autodramma”. Il 1969 è anche l’anno dello sbarco sulla luna che fu seguito in diretta dalla piazza. Due eventi hanno determinato una grande speranza per il futuro per la popolazione. Lo spettacolo parte ricordando questi episodi”.