FIRENZE – Niente taglio delle alberature in via Mariti, almeno per il momento: l’abbattimento dei 34 tra pini e lecci è stato sospeso in attesa di un ulteriore confronto tra amministrazione comunale e Esselunga sulla possibilità di trovare soluzioni alternative. Nel frattempo dai cartelli temporanei comparsi nei giorni scorsi in via Mariti è scomparso ogni riferimento ai divieti di sosta per i lavori di abbattimento previsti dal 20 al 30 luglio in base all’ordinanza 4611/2023 della direzione Urbanistica.
E’ quanto è emerso ieri dall’incontro di ieri pomeriggio tra l’assessore all’ambiente Andrea Giorgio, assieme ai presidenti delle commissioni consiliari urbanistica e ambiente, con i residenti e i rappresentanti di comitati di zona e Italia Nostra, che nei giorni scorsi avevano lanciato l’allarme sull’imminente taglio legato alla costruzione del nuovo centro commerciale. L’assessore ha ascoltato le ragioni dei cittadini, che hanno espresso la loro contrarietà nel merito e nelle tempistiche al taglio in particolare dei 20 lecci ultracinquantennali, e prospettato ipotesi progettuali alternative che consentirebbero il mantenimento degli alberi, quantomeno dei lecci, piante sane, efficienti e relativamente giovani.
In base a quanto riferito dai comitati, l’assessore ha chiarito che le piante in questione sono classificate in “fascia C” (a moderato rischio caduta,che non comporta l’obbligo di abbattimento) e spiegato che l’abbattimento da progetto non è legato in parte alla realizzazione della nuova rotatoria via Mariti – via Giovanni da Empoli al ridisegno della aiuola spartitraffico ma ai lavori al di sotto delle carreggiate adiacenti, ma si sarebbe anche impegnato a interloquire nuovamente con Esselunga per trovare soluzioni che preservino il verde esistente.
Da parte sua i residenti riuniti nel Comitato ex Panifico Militare ha diffuso una lettera aperta in cui si chiede ad Esselunga ed ai tecnici progettisti di riconsiderare la situazione e “valutare soluzioni tecniche – secondo noi praticabili- che consentano di salvare tanto i parcheggi esistenti a centro strada che gli alberi” e la loro funzione di mitigazione climatica e di abbattimento degli inquinanti. L’alternativa proposta prevede che nei varchi creati dagli abbattimenti dei pini vengano aggiunti nuovi impianti, in modo da reintegrare il filare.