FIRENZE – Scompare uno degli ultimi testimoni diretti della guerra partigiana a Firenze: si è spento stanotte all’età di 99 anni Leandro Agresti, il partigiano “Marco”. A darne notizia è l’ANPI Firenze. Tra i primi a salire su Monte Morello per combattere contro i nazifascisti per la Liberazione, Agresti ha poi passato tanti anni di vita a raccontare, soprattutto nelle scuole, quell’esperienza fatta di fame e paura, coraggio e riscatto. Da sempre attivo nell’Anpi, è stato a lungo il punto di riferimento per la sezione di Rifredi, oltre che dell’associazione nazionale.
“Caro Leandro, come sai bene a noi non piace la metafora del passaggio di testimone” scrive l’Anpi Firenze: “Perché in quell’immagine c’è qualcuno che arriva fino ad un certo punto e da lì qualcun altro riparte. Noi invece Abbiamo camminato insieme e per molto, molto tempo. Abbiamo imparato gli uni dagli altri, anche se abbiamo imparato più noi da te che tu da noi siamo però stati insieme, non uno dopo l’altro: è questo che è davvero importante. Ci sono tempi migliori e tempi più faticosi, ma ogni tempo ha la sua difficoltà. Nelle risorse per affrontare presente e futuro abbiamo quello che serve, fra queste risorse ci sono anche le tue parole e la tua memoria.Se siamo quello che siamo lo dobbiamo a te alla tua capacità di amare senza chiedere nulla, alla tua sensibilità ad accogliere senza limiti”.
Non ha mai fatto narrazioni eroiche, è sempre stato coerente e umile, senza dimenticare che quell’esperienza in montagna è stata la parte centrale della sua vita” ricorda a Novaradio Vania Bagni , presidente Anpi Firenze: “Non è stato solo un testimone limitandosi a raccontare nelle scuole” aggiunge però: “Ha lavorato coerentemente con quell’esperienza, tutta la sua vita. Ne ha fatto un valore assoluto, imprescindibile. Ci ha insegnato a tenere ben salde le nostre radici nell’esperienza della Resistenza, della Liberazione, dell’antifascismo e della Costituzione Italiana”, “facendone un elemento centrale della propria vita individuale e collettiva”.