FIRENZE – In Toscana, dove per i prossimi mesi si prevede l’arrivo di non meno di 5.000 migranti, ha fatto discutere non poco l’episodio avvenuto a Pelago, dove il sindaco ha pubblicamente criticato la comparsa, nel giardino di un centro CAS predisposto dalla Prefettura, di due tensostrutture per accogliere i migranti, spiegando di non condividere né essere stato avvertito. “Io ritengo che non ci sia bisogno di tende – ha commentato il governatore – perché il sistema toscano avrà capacità di accoglienza e integrazione, e sono convinto che sia stato un fatto episodico. Del resto durante questa stagione se qualcuno di loro ha dormito qualche notte nella tenda non è stato assolutamente un problema, è stato un caso estremamente limitato, la Toscana farà fronte alle esigenze”.
Giani ha poi espresso critiche nei confronti dei criteri di distribuzione dei migranti tra le regioni italiane del governo Meloni: “Li vogliamo giusti e questa attribuzione del numero di migranti sulla base della superficie di una regione invece che della popolazione, a mio giudizio è sbagliata”. Parlando poi dell’accordo tra l’Unione europea e la Tunisia, Giani ha detto che “tutto ciò che può agevolare l’accoglienza e diminuire quello che è il flusso dell’immigrazione è positivo”.
Di tutt’altro avviso Mediterranea Firenze, che non risparmia pesanti critiche al memorandum Ue-Tunisia: “L’Ue e l’Italia rinnegano la loro stessa identità e storia, basata sul rispetto dei diritti umani e l’accoglienza in nome di considerazioni economiche e commerciali” dice Andrea Bagni a Novaradio: “L’accordo con la Tunisia replica quello economico con la Turchia e non servirà a ridurre i flussi. L’errore è poi considerare la Tunisia, così come la Libia in passato, dei posti sicuri, laddove invece le notizie sulla violazione dei diritti umani sono solari”. “Dare loro soldi per trattenere i migranti senza chiedere nessun miglioramento della forma democratica e del rispetto dei diritti, è alimentare il ricatto che vede anche la Tunisia usare i migranti come arma”